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La sega circolare

Il taglio dell'asta è la fase più importante nella preparazione della cornice. Se il taglio è difettoso tutte le operazioni successive ne risentono.

 

Sega o ghigliottina?
Esistono due modi di tagliare le aste: segandole con la sega circolare o tranciandole con la ghigliottina. Alcune aste si tagliano meglio con la sega; altre si tagliano meglio con la ghigliottina.
Il taglio con la sega si effettua in due fasi: prima da una estremità e poi dall'altra.
Il taglio con la ghigliottina si effettua con un'unica operazione: abbassando, per mezzo di un pedale, due lame che, scendendo contemporaneamente in verticale, effettuano il taglio dell'angolo.
La sega è più adatta per cornici grosse, per cornici intarsiate, per cornici rivestite di alluminio e per cornici che abbiano una sagoma rientrante nel dorso. La ghigliottina dà risultati migliori con tutti gli altri tipi di cornici. L'ideale sarebbe avere sia la sega che la ghigliottina, in modo da tagliare con l'una o con l'altra a seconda dell’occorrenza.
Cosa consigliare al corniciaio principiante che, per ragioni economiche o per ragioni di spazio, deve limitare la scelta ad una delle due? Forse è preferibile la ghigliottina. I vantaggi rispetto alla sega sono i seguenti:

 

Non fa polvere.

 

Non fa rumore.

 

Non consuma energia elettrica.

 

Nella maggior parte dei casi effettua un taglio migliore della sega.

 

Il tempo di taglio è inferiore a quello della sega (eccetto per cornici molto grosse).

Dobbiamo però constatare che c'è una certa prevenzione da parte del corniciaio contro la ghigliottina, soprattutto da parte di chi non la conosce e non l'ha mai provata. Specialmente il principiante ha spesso dei pregiudizi infondati: pensa che la ghigliottina sia adatta solamente per tagliare cornici sottilissime e che il risultato sia scadente; ritiene che le lame, scendendo sopra la cornice, la straccino, piuttosto che tagliarla. A volte, il principiante che si accosta per la prima volta al settore delle cornici non si pone nemmeno il problema della scelta: ha in mente solamente la sega. Per togliersi queste idee preconcette c’è un solo modo: chiedere ai fornitori la dimostrazione di entrambe le macchine.
Abbiamo fin qui parlato di sega e di ghigliottina in senso generale. Ci sono però vari tipi di seghe e di ghigliottine, più o meno evolute e, naturalmente, più o meno costose. Per quanto riguarda la sega, la divisione fondamentale è tra seghe monolame e seghe bilame (che effettuano i due tagli a 45° contemporaneamente). Per quanto riguarda la ghigliottina c'è il tipo a pedale, il tipo pneumatico, e il tipo elettrico. Naturalmente le prestazioni sono molto diverse a seconda della macchina. Il resto dell'articolo si soffermerà in particolare sulle seghe circolari.

 

La sega circolare
Abbiamo visto che esistono due tipi di seghe: la sega normale (a una lama) e la sega bilama. In termini di diffusione, la sega normale è usata dalla grandissima maggioranza dei corniciai perché costa circa 1/4 della sega bilama.

 

Sega 1P300
Sega troncatrice Omga "1P300"
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In commercio esistono vari tipi di seghe circolari monolama. Non tutte però sono adatte per il lavoro del corniciaio. A volte il principiante inizia l’attività utilizzando una sega che possedeva già e con cui eseguiva dei lavoretti di falegnameria. Dovrebbe però sostituirla quanto prima con una sega più professionale. Una sega circolare per poter effettuare un lavoro serio di taglio aste deve possedere queste caratteristiche:

 

Avere il piano di taglio con tavola rotante, altrimenti l'asta non ha un appoggio stabile.

 

Essere in grado di tagliare a 45° aste larghe fino a 10 cm.

 

Avere delle sponde di appoggio con piani di misurazione lunghi almeno 1 metro, con relativa sponda di appoggio.

 

Essere dotata di un fermo di precisione a 45°.

 

Deve possedere una certa robustezza. Le parti principali devono essere in ghisa o acciaio, non in alluminio. Le parti più soggette a logorio e al rischio di rottura devono essere ovviamente in metallo e non in plastica.

Altre caratteristiche meno importanti sono costituite dalla possibilità di passare rapidamente tra le due posizioni di taglio e da una morsa a pedale per il bloccaggio dell’asta. Un accessorio che, ha volte viene fornito come optional e a volte è in dotazione alla macchina, è il telesalvamotore, che evita il rischio di bruciare il motore quando la macchina si blocca. È inoltre indispensabile che la sega sia collegata ad un aspiratore per poter aspirare la segatura.
Il sistema di protezione delle seghe circolari è costituito da uno schermo di plastica trasparente o di metallo, che si solleva e si abbassa automaticamente durante il taglio. Le leggi sono sempre più severe in fatto di protezione antinfortunistica: in particolare le recenti disposizioni della comunità europea hanno ulteriormente innalzato gli standard di sicurezza nel lavoro. Va dato quindi molta importanza al sistema di protezione della sega.

 

Consigli utili per i principianti
Il piano della sega deve essere sufficientemente lungo da poter sostenere aste da 3 metri. Può essere posto a destra o sinistra, secondo le preferenze del corniciaio. Se il corniciaio non intende acquistare una prolunga del piano dovrebbe costruirlo da solo. Anche una specie di trespolo o un treppiede con un rullo, sul quale l'asta possa scivolare, andrebbero bene. La necessità che l’asta abbia un appoggio è dovuta al fatto che le due mani dell’operatore sono già impegnate durante il lavoro: con la destra si aziona la leva del blocco di taglio mentre con la sinistra si tiene fermo il pezzo da tagliare. L’asta è quindi libera e, se non ha un appoggio sufficientemente lungo, cade per terra. Un piccolo segreto per avere un buon taglio consiste nella posizione dell'asta rispetto alla rotazione delle lame. L'asta dovrebbe essere posizionata in modo che la lama, scendendo, entri nell'asta dalla parte del dorso. Solamente le seghe che dispongono di piani di misurazione diagrammati (ad esempio la Omga) consentono di scegliere facilmente tra le due alternative di taglio. Per le seghe bilama il problema non si pone perché sono già fabbricate in modo che il senso di rotazione sia quello più adatto. Le seghe circolari bilama generalmente hanno delle tacche sul piano rotante per facilitare l'impostazione di angolature diverse da 45°. Si possono così ottenere cornici esagonali, ottagonali e così via.

 

La sega circolare bilama
La sega circolare bilama impiega le due lame contemporaneamente. Il tempo di taglio è ridotto di circa 2/3. Il suo costo però è mediamente 4 volte più alto della sega monolama. Inoltre ha bisogno di più spazio e generalmente richiede la corrente trifase anziché la monofase. Necessita inoltre di un potente aspiratore. È più rumorosa della sega monolama e quindi non adatta a laboratori che siano a contatto con abitazioni. Da queste considerazioni appare chiaro che è adatta solo per grossi corniciai che abbiano una consistente mole di lavoro (almeno 20 cornici al giorno) e che abbiano un’ampia disponibilità di spazio.
Le disposizioni per la sicurezza del lavoro sono molto severe per le seghe bilama poiché il rischio di incidenti è forte. In particolare per far scendere le lame bisogna premere contemporaneamente i 2 pulsanti, distanziati tra di loro in modo da tenere impegnate le mani durante il taglio. Deve inoltre esserci una protezione davanti alle lame.
Esistono vari modelli di seghe circolari più o meno sofisticate. Le caratteristiche che li contraddistinguono sono:

 

Possibilità di bloccare automaticamente l'asta durante il taglio

 

Automatismo nel mettere e togliere il fermo

 

Impostazione elettronica delle misure

Una delle caratteristiche da tenere in considerazione nell'acquisto della macchina è la proporzione tra il diametro della lama e il diametro delle flange che tengono fissa la lama all'asse. Più la flangia è grande più aumenta la stabilità della lama (cioè diminuiscono le vibrazioni). In compenso, se la flangia copre eccessivamente la superficie della lama lo spazio libero rimane limitato e conseguentemente si riduce la dimensione massima di taglio.
Generalmente le seghe bilama non hanno la possibilità di ottenere tagli diversi dai 45° ad eccezione di alcune che permettono di ottenere angolature diverse.

 

Sega bilama Omga V235    Sega bilama Alfamacchine T400
Sega bilama Omga "V235"    Sega bilama Alfamacchine "T400"
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Le lame circolari
La qualità delle lame circolari è molto importante. Non è consigliabile fare economia nella scelta delle lame; i difetti di taglio infatti sono causati, nella gran parte dei casi, da difetti della lama, non della macchina. I denti delle lame devono essere assolutamente costituiti da riporti in widia (carburo di tungsteno). Il diametro più diffuso nelle seghe monolama è di 30 cm. Nelle seghe bilama il diametro più diffuso è di 35 cm. Il foro interno della lama circolare è generalmente di 30 mm. In alcuni casi è di 20 mm. Esistono in commercio dei riduttori che permettono di trasformare il foro interno da 30 a 20 mm per adattarsi al diametro dell'asse della macchina. Lo spessore della lama non deve essere eccessivo per non sprecare l'asta. Il dente della lama deve essere di tipo alternato. Il numero di denti deve essere piuttosto elevato. Esistono in commercio delle lame specifiche per legni duri e legni teneri. Per il corniciaio che taglia sia legni duri che legni teneri però sarebbe troppo complicato cambiare lama di continuo. È consigliabile perciò un tipo di lama che sia un compromesso in modo da conciliare le diverse esigenze. Tenendo in considerazione ciò il rapporto tra diametro e numero di denti dovrebbe essere approssimativamente quello della seguente tabella:

 

Diametro 200 mm - Denti 66

 

Diametro 250 mm - Denti 60

 

Diametro 300 mm - Denti 96

 

Diametro 350 mm - Denti 108

 

Diametro 400 mm - Denti 128



Il dente è generalmente più largo della lama di circa 1 millimetro. Alcune lame hanno la superficie rivestita in teflon per ottenere un effetto antifrizione sulla superficie segata. In questo caso i denti hanno lo stesso spessore della lama altrimenti la superficie della lama non verrebbe in contatto con il legno e l'effetto antifrizione quindi non avrebbe senso. Oltre alle lame in widia esistono anche delle lame in acciaio speciale (HHS) che tagliano meglio del widia ma si consumano con molta più rapidità e vanno quindi affilate con frequenza quasi giornaliera; non sono perciò consigliabili.
Esistono infine delle lame specifiche per il taglio dell'alluminio: hanno la caratteristica di avere il dente piatto con una particolare inclinazione.
Anche per il taglio delle aste di plastica sono necessarie delle lame particolari. Il calore della lama tende a fondere la plastica. Per evitare ciò bisogna che i denti siano abbondantemente più larghi del corpo della lama in modo che l'asta di plastica non venga a contatto con essa. I denti inoltre devono essere alternativamente trapezoidali e diritti. Per facilitare il raffreddamento della lama è consigliabile un diametro molto ampio in modo che i denti, tra una rotazione e la successiva, abbiano maggiore possibilità di raffreddarsi.
L'affilatura delle lame va fatta con frequenza. Il danaro speso per l'affilatura è ampiamente compensato dalla migliore qualità del taglio e dal risparmio di tempo impiegato per ritoccare la cornice negli angoli. In tutte le città ci sono delle ditte che fanno il servizio di affilatura. Basta guardare nelle pagine gialle.

 

I difetti del taglio
I difetti più frequenti del taglio effettuato con la sega sono:

1.

 

Vibrazione della lama. Si nota particolarmente dopo lo spegnimento del motore quando il numero di giri cala progressivamente. Le cause possono essere:

 

L'asse della sega non è perfettamente orizzontale. Probabilmente ha ricevuto un colpo.

 

Il diametro del foro interno della lama è maggiore del diametro dell'asse centrale.

 

Lama fabbricata con acciaio scadente.

 

Le flange sono troppo piccole rispetto al diametro della lama.

 

Qualche pezzetto di legno si è incastrato violentemente tra lama e coprilama.

2.

 

Ovalizzazione del taglio. È dovuto al fatto che c'è gioco tra il foro interno della lama e l'asse centrale della macchina. Se possibile, inserire un riduttore del foro interno. Se non è possibile non c'è altra soluzione che sostituire la lama.

3.

 

Taglio non perfettamente verticale. Si verifica quando l'asse centrale sul quale è fissata la lama non è esattamente parallelo al piano di taglio. Probabilmente l'asse si è disassato in seguito ad un colpo. In questo caso è meglio chiedere l'intervento di un tecnico o del fabbricante.

4.

 

Taglio non perfettamente a 45° Se il taglio è effettuato con la sega bilama dipende dal fatto che le 2 lame non sono in posizione perfettamente perpendicolare fra di loro. Se il taglio è effettuato con sega monolama significa che si sono spostate le sponde di appoggio oppure è da regolare il sistema di bloccaggio dell’angolo.

5.

 

Fessura ovale tra i due lati della cornice. Può essere l'effetto di una o più cause: velocità eccessiva nella discesa della lama; corpo della lama troppo sottile o di acciaio scadente; flange troppo piccole rispetto al corpo della lama.

 

L'aspiratore
Qualunque sia il tipo di sega è sempre necessario un aspiratore. La potenza dell'aspiratore deve essere ovviamente proporzionata al tipo di sega. Deve però possedere un requisito di base: aspirare almeno il 90% della segatura prodotta dal taglio. La segatura è un problema che spesso viene sottovalutato, specialmente dai principianti. La polvere, oltre a essere dannosa per la salute, comporta anche una notevole perdita di tempo per la pulizia dei locali, dei materiali, delle attrezzature, delle cornici stesse e dei quadri portati ad incorniciare. Non consigliamo quindi di rimandare l'acquisto dell'aspiratore ad un momento successivo all'acquisto della sega.
Nelle seghe circolari monolama l'aspiratore spesso viene incorporato nel mobiletto di sostegno della sega. Un tubo di gomma collega l'aspiratore alla sega.
Anche nelle seghe bilama l'aspiratore può essere incorporato nel mobile di supporto della macchina; più spesso però costituisce un'entità separata a ragione della sua dimensione. Spesso è montato su un carrello munito di ruote. La segatura si raccoglie in un sacco che va vuotato periodicamente, quando è pieno.
Ai principianti raccomandiamo di accertarsi che la potenza dell'aspiratore sia sufficiente. Non è detto che l'aspiratore che viene fornito dalla casa costruttrice della sega abbia una potenza adeguata. Abbiamo avuto delle esperienze negative al riguardo. Fatevi mettere per iscritto una dichiarazione in cui la casa si impegna a riprendersi l'aspiratore se non aspira almeno il 90% della polvere.

 

Sega ad una lama con aspiratore e piani di appoggio


L'aspirazione al 100% sarebbe meglio ovviamente, ma è molto difficile da ottenere. Abbiamo rilevato comunque che i costruttori di seghe bilama non danno eccessiva importanza al problema della polvere. Per ottenere un maggiore assorbimento di polvere bisognerebbe agire su questi punti:

 

Aumentare la potenza del motore dell'aspiratore.

 

Aumentare i punti di aspirazione all'interno della sega bilama.

 

Ridurre al minimo la possibilità che la polvere fluisca all'esterno eliminando tutti i punti di apertura con l'esterno, ad eccezione del foro di ingresso e di uscita dell'asta.

Un ultimo accorgimento: sarebbe preferibile che l’accensione della sega mettesse in funzione contemporaneamente anche l’aspiratore. Si risparmierebbero così alcuni secondi e non ci si dimenticherebbe di accendere l'aspiratore.